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Restaurato Convento San Francesco Caracciolo

Restaurato Convento San Francesco Caracciolo

A partire dalle 15.30 di sabato 9 ottobre 2021, in Roccamontepiano, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del Con-vento intitolato ai Santi Giovanni Battista e Francesco Caracciolo, a conclusione dei lavori di restauro a 600 anni dalla sua fondazione (1421-2021).

Alla cerimonia, oltre alle personalità nominate in seguito, a molti Padri Caracciolini provenienti da varie parti d'Italia e a numerosi Roccolani, hanno partecipato, pur senza fare interventi orali, un Rappresentante del Dr. Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo e uno della Dr.ssa Rosaria Mencarelli della Soprintendenza (impossibilitati a venire personalmente), i Dr. Vincenzo Rivera e Renzo Andreoni che, a livello degli uffici regionali, hanno sempre seguito con preziosa dedizione tutte le fasi dei lavori, e i responsabili delle imprese Mammarella e General Siti.

Tra il portico e il chiostro, P. Boban Madathiparampil, Superiore uscente della locale Comunità Caracciolina, ha porto un caloroso benvenuto all'Arcivescovo Padre Bruno Forte, alle Autorità civili comunali, provinciali e regionali e al numeroso gruppo di persone presenti alla desiderata inaugurazione. Sono seguiti il taglio del nastro tricolore e la preghi-era di benedizione dei locali ad opera dello stesso P. Bruno.

 

Subito dopo, per maggiore comodità e per far fronte alle incerte condizioni atmosferiche, il fol-to gruppo si è raccolto in chiesa, anch'essa doverosamente ritinteggiata ed abbellita a cura della locale Comunità religiosa, per renderne l'aspetto in-terno ben armonizzato con gli appropriati colori del convento. Qui ognuno è stato messo in condizione di conoscere le linee essenziali della storia, essere informato circa i lavori di restauro eseguiti e di intravvedere la futura utilizzazione del convento, sia nella parte antica appena restaurata che in quella costruita attorno al 1960.

Nel suo saluto, l'Arcivescovo Padre Bruno ha tracciato un illuminante parallelismo tra gli inizi della storia della diocesi, l'operato San Francesco Caracciolo e la vita della società odierna: come, tra il 3° e 4° secolo, San Giustino seppe reagire all'eresia ariana, mostrando la bellezza e fecondità nella fede in Gesù vero Dio e vero uomo, senza perniciose dicotomie, e come San Francesco Caracciolo seppe unire l'accoglienza del Signore nell'Eucaristia e un instancabile servizio alle persone (a Napoli, a Roma, in Spagna…), così oggi è urgente che agiscano nella società, anche a livello di responsabilità politica, uomini grandi, capaci di coniugare etica e spiritualità, servizio al bene comune e profondità di fede, sulla scia dei padri fondatori dell'Europa unita: De Gasperi, Schumann e Adenauer… A maggior ragione, i Chierici Regolari Minori (CRM) di San Francesco Caracciolo sono chiamati a prolungare la sua presenza, seguendone concretamente lo stile di vita caratterizzato da adorazione e servizio, contemplazione ed azione ("Contemplata aliis tradere") … Se il convento sarà un centro di irradiazione di tali valori, non sarà stato restaurato invano.

 

Il Padre Generale dei CRM, P. Teodoro Kalaw, che, sulle orme del suo predecessore P. Raffaele Mandole-si, ha seguito con vigile attenzione i lavori in corso al convento, dei quali è stato sempre tenuto al corrente da P. Giampaolo Gasparini, suo Vicario e Rappresentante Legale dell'Ordine, a conclusione della cerimonia di inaugurazione ha ricordato i Padri pionieri che nel 1942 avevano aperto la nuova fondazione (Florindo, Battista…) e le numerose vocazioni che negli anni successivi ne sono sgorgate per l'Ordine, ed ha auspicato che ciò possa continuare per il futuro e che il convento sia fonte di santità per tutti, sulle orme di san Francesco "cacciatore delle anime".

P. Giulio Capetola, CRM